Il campione di tennis Andreas Seppi atleta dell´anno per i veterani atesini
14-11-2012 09:05 - Bolzano

Andreas Seppi premiato con il medaglione UNVS dal Consigliere Nazionale Maurizio massaro. Ai lati il vicepresidente della Cassa di Risparmio Enrico Valentinelli e il presidente dell´Istituto bancario Norbert Plattner


di Franco Sitton
Ormai era una tradizione: alla festa dell´atleta dell´anno a Bolzano la "top star" era quasi sempre un campione di sci, di slittino o - in omaggio alla gloriosa scuola tuffistica locale - una campionessa del trampolino che risponde al nome di Tania Cagnotto, due stregate medaglie di legno alle olimpiadi di Londra.
Proprio nell´anno olimpico 2012 i veterani atesini dello sport hanno voluto dare uno strappo alla tradizione e premiare - per la prima volta - un campione di tennis, non uno qualsiasi, ma il migliore del ranking mondiale fra gli "azzurri" della Davis. Andreas Seppi, 28 anni nato in riva al lago di Caldaro e "allevato" a colpi di diritto e di rovescio sin dall´età di 11 anni (prima media inferiore) da Max Sartori che a tutt´ oggi è il suo manager o papà sportivo. Andreas Seppi, battezzato lo "Zar di Mosca" dopo il terzo torneo APT vinto su tre superfici diverse (i dettaglia nella motivazione del premio) è arrivato a Bolzano nell´ elegante sala Academy della Cassa di Risparmio con tutta la sua corte - mamma, papà, fidanzata, sorella e ovviamente Max con il preparatore atletico Sirola - fra una partita e l´altra, fra una semifinale e una finale del torneo challenger della val Gardena.
Era la sera di sabato 10 novembre, una sera che diluviava da Ortisei a Bolzano, ma in sala è stato un diluvio di applausi. In prima fila, seduto accanto alla sua dolce "morosa" di Appiano, Andreas in jeans e pullover azzurro ha ascoltato senza batter ciglio i vari discorsi in una sala affollata dai soci targati UNVS, da esponenti del mondo sportivo e da numerose autorità: la prolusione del vicepresidente Felix Martinolli (" quando cadono le foglie d´autunno noi premiamo l´atleta dell´anno" è ormai il suo poetico ritornello) la relazione del presidente Alberto Ferrini sull´ attività sportiva e culturale della sezione di Bolzano ("sport e movimento con un pizzico di agonismo" è il nostro motto per dare nuove energie e nuovi stimoli soprattutto alla generazione della terza età) il messaggio del consigliere nazionale Massaro che ha portato i saluti del presidente nazionale avv. Gian Paolo Bertoni, l´elogio del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio avv. Gerhard Brandstätter ("i veterani sportivi sono un pilastro della società civile, sono impegnati nel volontariato all´insegna dell´ amicizia e della solidarietà") . Al tavolo della presidenza, ornato di rose rosse, anche due personaggi storici della sezione di Bolzano: il volto femminile dell´ elegante vicepresidentessa Marianne Market e il "re del computer" Ivano Badalotti che ha dato tono e colore alla festa con la proiezione di video e immagini.
Dopo il primo tempo (45 minuti come nel calcio) è toccato a chi scrive queste note, al giornalista sportivo Franco Sitton, presentare il "clou" della serata. Innanzitutto 5 minuti di video, montato da Sandro Saltuari, sul torneo di Mosca con il commento in inglese tanto per non far torto in una terra bilingue ad altoatesini di lingua italiana e tedesca. Lettura invece bilingue della motivazione e quindi consegna dei premi: innanzitutto il medaglione nazionale dell´UNVS ( hanno premiato il consigliere nazionale Massaro con il presidente e vicepresidente della Cassa di Risparmio Norbert Plattner ed Enrico Valentinelli) una bellissima coppa di cristallo (dono della sezione di Bolzano porto dal presidente Ferrini con l´avv. Brandstätter) e un ricchissimo cesto di dolciumi e altri prodotti della Bauli offerto dal rappresentante della casa veronese Giacomo Giacobazzi e consegnato ... a gran fatica da Marianne Market nelle mani di un felicissimo Andreas Seppi.
Infine l´intervista al campione di Caldaro sul mondo dorato del tennis, sulle trasferte da un continente all´altro, sulle vittorie più belle (la prima, come il primo amore, non si scorda mai) la più sofferta ("quella di Mosca quando ho rischiato la sconfitta").
"Cosa conta di più quando l´avversario ha il match- point in pugno, quando sta per buttarti fuori, contano più il cuore, la testa o il braccio?" Alla domanda del sottoscritto secca la risposta di Andreas Seppi: "Il culo !!"
E in sala è stata una immensa ovazione accompagnata da risate e applausi, più che meritati per un campione grande non solo di statura ma anche di classe e simpatia.
Terzo tempo della festa orchestrato dal consigliere Guido Mazzoli: la premiazione dei protagonisti del trofeo Prestige (12 gare di 12 sport diversi da gennaio a ottobre) e del premio di precisione cui dedichiamo spazio in altra parte del giornale.
Quarto e ultimo tempo della splendida festa dei veterani UNVS dell´Alto Adige: un ricchissimo buffet con infiniti brindisi. Cin- cin e prosit per salutare l´atleta dell´anno e il suo staff e per ringraziare il presidente Alberto Ferrini e i suoi collaboratori impegnati non pochi giorni per organizzare un evento di "serie A" fra le manifestazioni sportive a Bolzano.
Motivazione del premio UNVS all´atleta dell´anno Andreas Seppi
L´Alto Adige, patria degli sport invernali, ha sfornato fior di campioni di sci, slittino, biathlon e pattinaggio. E´ un vero miracolo sportivo se in questa terra è salito alla ribalta internazionale un campione di tennis, Andreas Seppi di Caldaro, che con grande spirito di sacrificio, volontà e determinazione, non disgiunti da una classe innata, ha saputo scalare di anno in anno il ranking mondiale: era il numero 285 a 19 anni ora è il ventiduesimo, ossia il migliore assoluto degli italiani. In carriera ha battuto oltre 200 avversari, ha vinto tre tornei APT su tre superfici diverse (erba a Eastburn, terra rossa a Belgrado e recentemente cemento indoor a Mosca) oltre a sette tornei challenger.
Decisivo per i colori azzurri è stato anche il suo contributo in Coppa Davis: dopo il successo sul Cile ora l´Italia è tornata fra le grandi potenze mondiali del tennis.
Profilo di Andreas Seppi
"Ama le superfici veloci. Il diritto è il suo colpo più efficace. Spirito di sacrificio, determinazioni e voglia di lottare su ogni palla sono le sue qualità". Ecco in estrema sintesi i pregi di un campione di tennis, Andreas Seppi, 28 anni di Caldaro in provincia di Bolzano, nato e cresciuto in una terra che tradizionalmente sforna grandi talenti nel pianeta neve o ghiaccio.
La sua famiglia non aveva grandi possibilità economiche da permettere al giovanissimo Andreas di trasferirsi in Australia o in Florida a perfezionare l´arte della racchetta. E così il ragazzone di Caldaro (alto un metro e novanta) ha trovato il suo ideale "coach" (e ora manager) in Massimo Sartori che lo segue e lo sprona in ogni angolo del mondo.
Sin da giovanissimo Andreas Seppi prometteva faville. Nel 2003 a 19 anni era il numero 285 del ranking, nel 2004 nei primi 150, nel 2005 nei primi 100, per la precisione 69°, nel 2007 è fra i primi 50 dopo aver vinto oltre trenta partite nei tornei ATP e raggiunto la prima finale a Gstaad. Nel 2008 si prende il lusso di mettere sotto avversari che rispondono al nome di Hewitt, Gasquet e Nadal a quel tempo numero 2 al mondo. A vent´ anni il campioncino di Caldaro aveva già debuttato in coppa Davis conquistando il punto decisivo nel match con la Georgia. Poi un´altalena di prestazioni con il discusso rifiuto della maglia azzurra fino alle annate d´oro 2011- 2012: unico italiano ad aver vinto tre tornei ATP su tre superfici diverse: a Eastburn sull´erba, a Belgrado sulla terra battuta e a metà ottobre a Mosca sul cemento indoor. A queste tre perle vanno aggiunti sette tornei minori challenger, tre finali ATP combattute ma perse con gente del calibro di Roddick e Tsonga, un memorabile match con Djokevich al Roland Garros di Parigi: primi due set per Andreas, vittoria sudatissima del serbo al quinto( 7- 5). Eccellente il suo rientro nella squadra di Davis: decisivi i due successi in singolare per battere il Cile e riconquistare l´ Olimpo.
Con oltre 200 vittorie in carriera ora Andreas Seppi chiude il 2012 al 22° posto del ranking e sogna (o vuole?) entrare nell´elite dei primi venti. Nella piena maturità agonistica il futuro è tutto rosa!
f.s.